
Nei mesi scorsi, sono stati effettuati, con i ragazzi del Servizio Civile, un censimento degli immobili del centro storico dal quale è emerso che sono ben duecento le unità immobiliari disabitate e abbandonate da anni, anche con gravi problemi strutturali.
Parte di questi immobili appartengono a persone che, da tempo, vivono lontano da Candela e non hanno più legami con il nostro territorio.
Il sindaco di Candela Nicola Gatta – Per ridare vivacità al centro storico, abbiamo formulato diverse ipotesi, tra le quali la possibilità, per il Comune, di ricevere, sotto forma di donazione, queste case da assegnare, poi, a giovani coppie, a persone che lavorano in smart working, modalità di lavoro che si sta affermando sempre più, o a nuovi residenti, i quali, a loro volta, potrebbero sfruttare il bonus 110% o il sisma bonus per operazioni di efficientamento energetico e messa in sicurezza di tali immobili, da utilizzare come luoghi di lavoro o private abitazioni.
Un’idea ambiziosa, che, comunque, ha già dato i primi frutti, in quanto una prima donazione è stata già effettuata e diversi altri proprietari si sono mostrati interessati all’idea di poter donare i propri immobili.
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