
La crisi in diretta. I contrari sono stati 259, gli astenuti 27. Il premier ha tenuto a Montecitorio il suo discorso facendo appello ai “volenterosi”: “Esecutivo nato su solida vocazione europeista e riformatrice. Pandemia sfida epocale, maggioranza compatta anche nei momenti più critici”. Ha riconosciuto il contributo dell’opposizione e ha annunciato la sua rinuncia alla delega ai servizi. Renzi: “Pd e M5S vicini, grazie a chi in Iv resiste a pressioni”. Zingaretti: “Strada stretissima non possiamo accettare tutto”. Polverini vota sì alla fiducia fiducia e lascia Forza Italia.
La Camera alle 20.48 ha dato il via libera alla fiducia al premier Giuseppe Conte con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti. Il presidente del Consiglio ha quindi ottenuto 6 voti in più della maggioranza assoluta, fissata a 315. La lunga giornata di Montecitorio era iniziata questa mattina alle 12.13, quando il premier è intervenuto in Aula rilanciando l’alleanza di governo e aprendola ai “volenterosi” che hanno “a cuore il destino dell’Italia”. Nel suo discorso Conte ha rotto definitivamente con Renzi, perché questa crisi aperta in piena pandemia è “senza un plausibile fondamento”, ma lo strappo del leader di Italia viva è “incancellabile”, quindi adesso “si volta pagina”. E poi ha annunciato una legge elettorale proporzionale e la sua rinuncia alla delega ai servizi. Tutto questo in poco meno di un’ora, in un discorso terminato alle 13.08, intervallato da 14 applausi e 4 momenti di protesta delle opposizioni, di cui però il premier riconosce il contributo costruttivo nei momenti più critici. “Dalle vostre scelte dipende il futuro del Paese – ha detto Conte hai deputati – il mio progetto, a forte vocazione europeista, è chiaro e nitido per un Paese moderno”.
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